Ira di Dio

(LA)

«Dies iræ dies illa,
Solvet sæclum in favilla,
Teste David cum Sybilla.»

(IT)

«Il giorno dell'ira, quel giorno fatale,
fonderà il mondo nel fuoco:
lo attestano Davide e la Sibilla

John Martin, Il grande Giorno della Sua ira (1853).

L'espressione ira di Dio, nella teologia biblica e cristiana, indica la radicale ripugnanza, intolleranza e opposizione manifestata da Dio verso tutto ciò che è peccato.

Sebbene l'amore sia inerente alla natura del Dio biblico, la sua ira è qualcosa che viene suscitato dalla malvagità delle creature umane. Il peccato offende gravemente il suo amore e la sua benignità, è un affronto alla sua misericordia. Esso, quindi, suscita la sua ira. L'ira di Dio è considerata dalla Bibbia come un'opera "singolare" ed "inaudita"[2]. La misericordia di Dio è inerente al suo stesso carattere, ma l'ira di Dio è effetto del peccato.

  1. ^ Francesco Cesati, Saggio di versione in prosa e metrica imitazione di diversi salmi inni e preci sacri, Milano, Stab. di Giuseppe Civelli, 1857, p. 104
  2. ^ Isaia, Is 28,21, su laparola.net.

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